Inizia oggi un nuovo racconto di Fantascienza Metafisica,che fa da prodromo ad un racconto di Fantascienza Cattolica, da cui il titolo particolare FM(C).
5:40 ORA DI ROMA
«E beh?»
«Beh cosa?»
«Con questo cosa volete dirmi?»
«Che non c’è più nulla da scoprire, Commissaria! Che non c’è più nulla da sapere! Abbiamo finito, chiuso, terminato, veda lei quale sinonimo preferisce. Eppure i risultati sul Fenomeno sono questi, e le conseguenze logiche quest’altre»
«Non capisco»
«In che senso?»
«Avete capito come funziona il Fenomeno?»
«Sì e no, glielo ripetiamo, non lo abbiamo capito fino in fondo»
«E allora cosa venite qui a dirmi che “non c’è più nulla da fare”, che “non c’è più nulla da sapere”, che “non c’è più nulla da scoprire” e cici e coco… ma andatevene a… a… ai vostri maledetti laboratori e cercate di capirlo no?!»
La Commissaria non la voleva capire, insomma. E sì che l’equipe dei Pari si era preparata a lungo per risultare più chiara ed esauriente possibile. Fecero tutti un lungo sbuffo, come davanti a un bambino fin troppo pertinace. Erano sconfortati. Il portavoce del variegato gruppo di scienziati, l’italiano Marchetti, approfittò del momento di imbarazzato silenzio per scorrere a ritroso la presentazione slide approntata per l’occasione, proiettata sugli schermi da video conferenza disposti attorno alla lunga tavolata in mogano. Posò quindi il telecomando e gli occhialini dorati: chi lo conosceva bene sapeva che, per lui, era come mettere la pistola sul piatto delle fiche. «Signora Commissaria ‒ Marchetti piegò le braccia, in posa orante sul legno, passandosi le mani sugli occhi scavati ‒ mi trovo, come dire, davvero in imbarazzo…».
«Non lo dica a me…!»
«…ma l’esito delle nostre ricerche, a fronte della loro complessità, è di una semplicità che posso capire, in effetti, la lasci disorientata. D’altra parte ha stupito anche tutti noi, pur competenti in materia…» si prese allusivamente un attimo di pausa.
«Non mi piace affatto questo suo tono velatamente mansplaining, sarà meglio che se lo faccia passare…»
Marchetti sorvolò «Dunque, in estrema sintesi: tutte le teorie fisiche riguardanti il micro e il macro cosmo sono state unificate in un’unica Teoria Unificata (UT), giusto? ‒ la Commissaria annuì ‒ Ok. In ultima analisi, ciò significa che la nostra conoscenza dell’universo è ora indefettibilmente onnicomprensiva. Non c’è aspetto della realtà che ci sfugga: riusciamo a predire e spiegare tutto. La scienza ha finito il suo lavoro, la Ragione Scientista ha trionfato. Con Lord kelvin possiamo finalmente dire che “tutto quello che rimane sono misure sempre più precise”. Ciononostante… quest’ultimo Fenomeno, per quanto da noi Pari effettivamente compreso nel suo funzionamento chimico e quanto-meccanico (coerente con UT), dicevo, questo Fenomeno dimostra al contempo di seguire delle dinamiche inspiegabili da parte di UT stessa, anche in prospettiva futura. Di fatto così palesando il fallimento della Ragione Scientista».
«Dottor Marchetti non vedo come non possa rendersi conto della contraddittorietà dell’esito delle vostre ricerche»
«Se avrà la pazienza di ascoltarci nuovamente, Signora Commissario, proveremo a rispiegarle perché non sussista invece alcuna contraddizione ma… questa volta parlerò solo io. Posso capire che una polifonia di voci non agevoli la comprensione»
Marchetti fece ripartire la presentazione slide.
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