«Dottor Anastasios, io e i miei colleghi la ringraziamo molto per la sua concisa limpidezza ‒ esordì il presidente americano ‒, tuttavia ci perdonerà se saremo anche noi molto stringati: purtroppo, come le avranno segnalato, non abbiamo molto tempo. I dati da lei espostici della settima fase sono falsati».
lo scienziato rimase tra l’interdetto e lo scioccato.
«Tutti i suoi collaboratori dell’equipe sono stati cooptati da questo Consiglio di Sicurezza e hanno lavorato in costante sinergia con esso. Avevano il preciso mandato di alterare i dati della fase che fosse risultata decisiva per darci il tempo sufficiente ad agire…».
«Ad agire in che termini?» ribatté Anastasios, tentando di rimanere calmo e tuttavia interrompendo il presidente, esternando così in modo maldestro l’agitazione che nella sua mente aveva assunto la forma di un turbinio di pensieri.
«Dottor Anastasios ̶ riprese Trump jr indulgente ̶ , non penserà mica che permetteremo che tutto il mondo goda equamente degli illimitati benefici di questa tecnologia?! Lei è troppo intelligente per non capirlo…»
Anastasios non sapeva sinceramente che dire, appariva come stralunato.
«…sarebbe il caos! Salterebbe ogni gerarchia mondiale e sociale, e così l’equilibrio internazionale con tanta difficoltà perseguito in questi ultimi decenni. No, Dottor Anastasios, questa tecnologia deve essere controllata per il bene stesso dell’umanità, a cui non ha mai fatto bene che ogni uomo sia ugualmente… beh ci siamo capiti…».
«…Ricco e libero ̶ pensò Anastasios ̶ …! In effetti, avendo a disposizione risorse illimitate, una partizione disuguale delle ricchezze mondiali non sarebbe più possibile: infinito fratto x dà sempre infinito…». Ma fu sottratto ai suoi pensieri dal vedere gli altri capi di stato che annuivano al discorso del Presidente statunitense. Si chiese allora se non fosse tutto un orrendo incubo.
Trump jr continuò «Non possiamo più commettere l’errore commesso con la materia oscura di rendere pubblici gli esiti della ricerca. Certe ingenuità appartengono al passato degli ideologi democratici come mio padre. Noi, Dottor Anastasios, intendiamo offrirle la possibilità di essere della partita: in questi mesi abbiamo potuto verificare la sua professionalità…».
«Seh… dite pure che vi faceva comodo avermi lì al vertice a fare da perfetto parafulmine contro ogni sospetto, da carnefice inconsapevole…» si rimproverò Anastasios, rimuginando tra sé e sé.
«…ora ci serve la sua professionale collaborazione per poter gestire al meglio l’uso che intendiamo fare di questa tecnologia. Ovviamente sarà lautamente ricompensato per questo».
Lo scienziato allora si sentì di parlare «Per decidere temo mi risulti indispensabile che mi… delucidiate quale “uso” prevediate per la fusione fredda…».
Come stizzito, prese la parola il presidente cinese «Stabilizzare definitivamente l’equilibrio mondiale, rendere la distanza tra le nazioni prìncipi e quelle suddite per sempre incolmabile… ̶ riprese fiato ̶ Avverare nientemeno che il sogno dei vostri filosofi: istituire finalmente su questa terra uno stato che sia un “Dio Immortale”».
A quelle parole, nella piccola imboccatura del sistema di areazione sul soffitto della stanza, due piccoli scarafaggi si guardarono preoccupati «Tu resta qua a sentire come prosegue la discussione ‒ disse uno all’altro ‒, io devo fare in modo che l’Assemblea venga avvertita».
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